Descrizione
Dragon Age Inquisition Xbox One
Il cambio di registro rispetto al capitolo precedente lo si nota fin dai primi secondi, e viene messo subito in chiaro da una creazione del personaggio di quelle che possono portare via facilmente mezza giornata. Non più limitati alla scelta di un singolo eroe, avrete finalmente modo di dare al vostro alter ego le sembianze e la razza che preferite, con la possibilità di scegliere persino un imponente Qunari.
Inizialmente in possesso della fortezza di Haven, in Inquisition vi verrà dato modo di gestire un trittico di agenti da spedire in varie missioni, e di aprire nuove mappe esplorabili spendendo punti potere guadagnati completando quest e chiudendo varchi nell’oblio con l’ausilio di un misterioso potere infuso nella vostra mano destra. Bioware non si è limitata a piazzare qualche grossa mappa qua e là, ma ha finemente costruito ogni ambientazione, riempiendole tutte di quest e facendole continuare per chilometri. Se non vi stupisce il fatto che la prima zona, da sola, offre qualcosa come una ventina di ore di contenuti tra missioni, oggetti da recuperare e varchi da ricucire, la mascella non potrà che cadervi quando, passata una quindicina di ore, abbandonerete Haven e vi ritroverete a iniziare realmente l’avventura. Già, dopo quindici ore Dragon Age Inquisition “inizia”, una situazione che ha dell’incredibile e dimostra una reale volontà di creare qualcosa di impressionante.
Le quest vi richiederanno per lo più di eliminare mostri e nemici, ma si parla ad ogni modo di avversari estremamente unici e dotati di abilità spesso pericolose, che alle difficoltà maggiori (specialmente se si disattiva l’immunità dei compagni al fuoco amico) richiedono tattica e furbizia per essere eliminati senza disastri. A favorire il tutto ci pensa il nuovo sistema di combattimento: una mescolanza tra la velocità estrema del secondo capitolo e la strategia del primo, che non sacrifica la spettacolarità e reintroduce la tanto agognata tactical view, una visuale dall’altro che permette di dare singoli ordini ai compagni e di riposizionarli a piacere sul campo di battaglia. Non è perfetta, a causa di una visuale un po’ limitata, ma risulterà praticamente insostituibile in hard o incubo, dove i nemici menano manco fossero la versione fantasy di Mike Tyson e un errore può costare carissimo.